sabato 28 settembre 2019

La penna 3D per creare in classe i solidi

Con l'aiuto delle mie 5 penne 3D ho dedicato un'ora della mie lezioni nelle seconde alla costruzione di semplici solidi (siamo partiti dal cubo, assemblandone le facce).
Si tratta di un modo di fare lezione sulle proiezioni ortogonali che ha qualche vantaggio:
1. Il lato creativo e pratico insieme dei ragazzi si scatena, entusiasmandoli, motivandoli assai di più di un'arida esposizione dei principi delle proiezioni ortogonali di un cubo.
2. Non c'è collegamento migliore di quello mano - occhio - cervello per far imparare ai ragazzi concetti astratti quali quelli dei solidi, che i loro cervelli concettualizzeranno a loro insaputa
3. Si tratta di un modo non più sperimentale di fare laboratorio anche in classe, in modo informale e divertente e apparentemente ludico

L'equipaggiamento si riduce a una power bank (output 2A, altrimenti non funzionano le penne), un cavo con uscita a barilotto (generalmente fornito insieme alla penna), una pen 3D economica, del filo per penne 3D, preferibilmente PLA per l'assenza di emissioni tossiche (si tratta di filamenti derivati dal mais).

Con questo equipaggiamento è possibile coinvolgere i ragazzi senza la limitazione di doversi mettere nei pressi delle (poche o nulle) prese dell'aula, contribuendo a una lezione informale e partecipata da tutti.

Qualche piccolo frammento preso nella 2O.