venerdì 14 marzo 2014

Informatica sperimentale: code.org

Premetto che devo questo post e tutte le attività che esso registra a un felicissimo suggerimento di una tra le persone più raffinatamente intelligenti che io conosca: Tito Flagella. E per di più è di Foggia, anche se vive a Pisa e insegna nella locale Università!
Ma partiamo pure
Credo che tutti i miei alunni si spaventerebbero a leggere una cosa del genere:


O ancor di più una cosa simile:


A parte l'ovvio ostacolo dovuto alla lingua inglese ci sarebbero altri elementi che sicuramente impediscono la comprensione del testo.
L'informatica ha i suoi costi e la sensazione di trovarsi di fronte a una lingua diversa e incomprensibile è tra sicuramente tra questi.
Le cose migliorano alquanto se si aggiunge un altro piccolo elemento:




oppure questo:
si sta abbinando, in questo caso, la presenza di personaggi gradevoli e già conosciuti ai ragazzi (chi non ha mai giocato ad Angry Birds) a una modalità "giocastica" e visuale di "programmare". Da qui è del tutto naturale, per le menti elastiche e aperte dei ragazzi, passare alla comprensione immediata del "codice". 
L'ambiente di "programmazione" si presenta così:

non proprio difficile o ostile, no? I ragazzi sulla LIM muovono pezzi di programma (blocchi visuali) con le mani, in modo assai naturale e imparano l'arte di concentrarsi sugli obiettivi, senza che gli strumenti interferiscano con il flusso delle idee.
Il risultato è stato quello mostrato nelle immagini in calce. Un'attività al confine tra una ludica e una informatica che ha portato tutti i ragazzi a imparare senza avere la sensazione di farlo. In questo caso acquisizione delle conoscenze delle abilità vanno davvero di pari passo.
Ciò mi fa pensare con rimpianto a quando Tecnologia aveva un'ora settimanale dedicata all'Informatica. Si blatera tanto di nuove tecnologie, smart media, ICT e poi si limita ai ragazzi l'accesso alle nuove tecnologie nell'età in cui (a mio parere) ciò sarebbe più utile (ricordo con qualche lacrima il mio VIC20, il Commodore 64 e altra elettronica che adesso potrebbe andare in un museo sul modernariato).
Quasi sempre l'attenzione è stata massima: stile "chiesa":







 La LIM touch ha agevolato il tutto, rendendo la cosa assolutamente naturale e intuitiva






Qualche avvertenza: non sorvolate sui video di spiegazione presenti sul sito. Fateli leggere ai ragazzi, al fine di arricchire esperienza e apprendimento. 

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